Delusa l’opposizione: poche idee e vaghe

 Messaggero Veneto, 8 maggio

Lui, l’ex sfidante Diego Travan, ora portavoce dell’opposizione in consiglio provinciale, definisce le linee programmatiche appena illustrate dal presidente Pietro Fontanini, carenti, vaghe, generiche.

Lanciando un messaggio su tutti: il no a un centralismo provinciale.Così i 12 consiglieri che compongono la minoranza hanno preso posizione rispetto al programma-Fontanini, programma illustrato ieri e che riapproderà in consiglio mercoledì per essere discusso.

Travan, l’imprenditore di centro-sinistra, ha quindi puntato il suo primo intervento sull’economia, il sociale, le donne. «Questa Provincia - ha esordito Travan - deve fare uno scatto forte sul piano economico e sociale e il nostro impegno sarà indirizzato a combattere l’assenteismo da parte delle due passate amministrazioni Strassoldo su molti temi. Il Friuli non può più permettersi una Provincia così».

Il portavoce ha chiesto attenzione al precariato, al lavoro, alle esigenze dei giovani. «Ma vigileremo anche sulla gestione dell’Ambiente - ha proseguito Travan - perché imprese e cittadini attendono decisioni forti e interventi precisi in tema di rifiuti».Il dissenso del centro-sinistra è andato invece al richiamo, forte e citato più volte da Fontanini, ai valori friulani e alla presenza in giunta di una sola donna su dieci esponenti.

«Rinchiuderci sui valori friulani e sulla nostra grande storia - ha detto il portavoce - non basta. Speriamo quindi che questa continua sottolineatura del presidente non significhi volontà di chiusura invece di aprire la Provincia all’Europa e al mondo. E poi, ahimè, constatiamo che la giunta è composta da una sola donna, per me un grave errore. Non faccio il patetico dimostrandomi femminista, ma tengo alla mia terra e al mio popolo: chiudere alle donne, alle loro capacità di amministrare e governare, ci priva di enormi capacità. Un peccato e un dispiacere».

Anna Buttazzoni

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