Fassino: l’Euroregione deve guardare a Est

«La tesi della Lega è singolare. E Intesa democratica vincerà come nel 2003»

Il Piccolo, 30 marzo

TRIESTE Convinto dal «modello Illy» di Euroregione. E sicuro che il presidente uscente rivincerà, «per il bene di un Friuli Venezia Giulia che, sotto il suo governo, ha vissuto un periodo di maggiore prosperità rispetto al passato». Piero Fassino, a Udine, conferma che le sensazioni sono favorevoli: «Silvio Berlusconi è in difficoltà, altrimenti non si sarebbe sin qui sottratto al confronto televisivo con Walter Veltroni. Ma quel confronto è scontato: il candidato premier del Pdl non ha una proposta per il Paese e teme che in tv si veda. Oltre un certo limite, però, mostrare di avere paura è anche peggio».

L’ex segretario dei Ds, affiancato da Carlo Pegorer e Bruno Zvech, sottolinea in particolare la forza di novità del Pd, quella che ha sollecitato una generale semplificazione del piano politico. Una forza che fa sì che «in questa campagna elettorale siamo solo noi a dettare l’agenda politica. Il centrodestra si limita a un affannoso inseguimento». La partita «è aperta», insiste Fassino. Lo svantaggio «è in parte già recuperato». E nei prossimi quindici giorni, «rivolgendoci agli indecisi, soprattutto a un Nord che non abbiamo mai perso ma che è più difficile da conquistare perché legittimamente chiede con maggiore decisione alla politica di essere all’altezza, possiamo completare la rimonta e vincere».

Sollecitato dai giornalisti, l’ex leader della Quercia non ha poi dubbi nel bocciare l’Euroregione padana di Umberto Bossi e nell’approvare quella voluta da Illy. «E’ significativo - commenta - che mentre Maroni fa credere a tutt’Italia che quella dell’aeroporto di Malpensa sia una grande questione del Nord, il governatore del Veneto Giancarlo Galan, a poche centinaia di chilometri di distanza, sostiene che la questione non lo riguarda». «L’Euroregione - prosegue Fassino - è una figura istituzionale prevista dall’Unione fattibile quando c’è il consenso delle regioni interessate a costruire insieme forme di cooperazione rafforzata con carattere sovranazionale-transfrontaliero».

Giusto dunque, per il Friuli Venezia Giulia, andare verso Est: «Non vediamo rischi di secessionismo e non abbiamo alcun timore: se c’è il consenso, si fa». I tempi? «L’Euroregione potrà essere realizzata dopo la ratifica del Trattato dell’Unione che il parlamento italiano approverà entro la fine del 2008». Tornando alla campagna elettorale, attaccato Berlusconi su Alitalia - «Atteggiamento inaccettabile e sconcertante: escludere qualsiasi possibilità per Air France è una vera e propria turbativa» - Fassino, dà per scontata la vittoria di Illy: «Da quindici anni ha costruito con le forze del centrosinistra un percorso politico e istituzionale da uomo della società e dell’economia che ha deciso di impegnarsi, e questa esperienza si è rivelata particolarmente felice. Gli elettori lo torneranno a premiare».

C’è anche da sostenere Honsell e Travan: «Già dai tempi dell’Ulivo abbiamo una consolidata esperienza di coinvolgimento di donne e uomini della società civile nella politica: l’ex rettore e l’imprenditore sono personalità in grado di trascinare il Pd a un buon successo nell’Election day». Oggi Fassino è a Trieste: dalle 9 alle 11 gazebo in piazza della Borsa, poi partenza per la Croazia per incontri con la comunità italiana di Fiume (14.30) e di Pola (18.30). Intanto sull’Euroregione ieri ha preso posizione anche Rosy Bindi durante un incontro elettorale del Pd a Padova. «L’operazione del Veneto, Friuli Venezia Giulia e Carinzia per una macro regione europea - ha detto il ministro - sembra essere più gradita a noi che alla Lega Nord».

Marco Ballico

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